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Nel sorriso dell'aurora

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Nuovo appuntamento con l'ultima fatica letteraria di Imma Pontecorvo, "Nel sorriso dell'aurora", titolo poetico che rispecchia la tendenza dell'autrice campana a una scrittura delicata, tratto distintivo di tutte le sue opere.

È un sorriso di speranza quello che Imma intende regalare ai suoi personaggi e il suo libro, acquistabile nei principali store on line, è un inno alla vita che può far versare lacrime, ma anche rivelarsi meravigliosa se si sanno compiere le scelte appropriate.

Per farlo, però, è necessario conoscersi profondamente e capire il mondo intorno a sé. In parole povere essere maturi. Il soggiorno della protagonista in Texas rivestirà proprio questa funzione: farla maturare, permettendole di crescere come donna e come essere umano. La vita è un percorso a ostacoli durante il quale vince chi sa vedere in essi delle opportunità di evoluzione mantenendosi saldo anche davanti alle prove più ardue.  Quelle riservate a Greta saranno molteplici: dovrà imparare a distinguere l'amore vero di Brian da quello interessato e violento di Terence; combattere fino in fondo per ciò in cui crede contro insidie e nemici occulti; imparare l'arte del perdono, andando oltre le apparenze e comprendendo che non sempre chi ci ferisce lo fa intenzionalmente, che la sua sofferenza può essere più forte perfino della nostra.

Ma gli insegnamenti che questo libro impartisce al lettore non si esauriscono qui. Imma Pontecorvo non è nuova a trattare nei suoi scritti tematiche di spessore e sempre attuali. In "Nel sorriso dell'aurora", con la delicatezza che la contraddistingue, dà spazio alla disabilità incarnata da Daisy, una dolcissima bambina affetta dalla sindrome di Down, con la quale Greta stringe un legame molto forte e importante per la vita di entrambe.

Tramite il personaggio della piccola Daisy, Imma Pontecorvo comunica al lettore che non esistono i diversamente abili, ma "ci sono solo i diversamente ricchi, di umanità, che con il loro sorriso volano alto, sfidando la  vita, con ineguagliabile coraggio". 

Sempre un bambino, Samir, viene usato da Imma come figura emblematica delle terribili conseguenze della guerra. La sua adozione  sarà frutto di un generoso atto d'amore da parte di una coppia che ha scelto di dedicare  la propria vita al volontariato nelle zone più remote e bisognose della Terra.

Come in tutti gli scritti della Pontecorvo sono i buoni sentimenti i veri protagonisti della narrazione e non mancano metafore poetiche che danno la misura della gentilezza d'animo di questa autrice. Imma Pontecorvo, con questo suo nuovo libro, si conferma capace di trattare con sensibilità e tatto qualsiasi argomento, mostrandoci, tramite i suoi personaggi, come ciascuno di noi, se solo lo vuole e ha fede nel futuro, possa trasformare la propria  esistenza in una fonte inesauribile di fantastici doni, per sé e per gli altri.

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Isola Letteraria

Un libro scelto per caso, mi è piaciuta la copertina che mi trasmette una bella sensazione di libertà e pace. Sono stata felice di questa scelta perché si è rivelato davvero molto, molto interessante! Ben scritto, con i personaggi ben caratterizzati che si evolvono durante il romanzo. La storia è molto appassionante, con forti legami con la realtà. Un gran bel libro. Complimenti a quest’autrice!

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Lucy Savarese, Lettrice

scrittrice bravissima, un libro davvero molto bello scritto con poesia ed eleganza.Trama avvincente, descrizioni magnifiche, ricca di sorprese. Le scene si aprono e si chiudono, si alternano a sorpresa con il personaggio che non ti aspetti, lasciando la suspense sempre accesa. Il finale mi ha sorpreso piacevolmente. Lo consiglio vivamente.

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Francesca Ricci, Lettrice

“Nel sorriso dell’Aurora” è il nuovo romanzo di Imma Pontecorvo che tratta il tema della disabilità dei bambini “Down”, ma soprattutto affronta il tema dell’amore, in tutte le sue sfaccettature, e lo fa in punta di piedi, quasi volesse accarezzarci e accompagnarci per mano in questo tema così complicato che è l’amore. Sullo sfondo di questo “amore”, l’autrice descrive con mano sapiente il paesaggio del Texas, trasportandoci in questo mondo colorato dove sembra che ogni cosa sia possibile e facendoci desiderare di recarci in quel luogo e assaporare di persona i suoi profumi e le emozioni che ne scaturiscono.
Molto ben delineato il personaggio di Greta, giovane pediatra che vive a Milano con la madre e con la quale ha un rapporto molto stretto. Il padre le ha abbandonate quando ancora lei era molto piccola e da allora le sue uniche figure di riferimento sono sempre state la madre e la nonna. La donazione anonima di un ranch nel Texas mette a soqquadro la sua vita e la giovane donna è costretta a partire per cercare di capire chi ci sia dietro questo regalo. In quella terra selvaggia, Greta conosce due uomini che le strapperanno il cuore, le sconvolgeranno la sua tranquilla vita. David il bell'avvocato che l’ha informata della donazione e Terence che si occupa proprio della sua proprietà. Dalle pagine del romanzo traspare che l’amore, e non solo quello sentimentale tra due persone, arriva quando vuole lui, ti scombina i piani, aspetta tutt'altro che tu sia risolto, ampio, perfetto, ti tocca e ti muove. Arriva, ti muove e ti aiuta a crescere. Ed è quello che succederà a Greta.
Fulcro dell’intera vicenda è l’incontro significativo con Daisy, una bambina “down” che Greta conosce in ospedale dopo una caduta a cavallo. Greta si affeziona immediatamente a Daisy e la invita a cavalcare nel suo ranch. Da lì, nella sua testa prenderà forma l’idea di creare un centro di ippoterapia per quei bambini che la Pontecorvo attraverso le parole di Greta, definisce “diversamente ricchi di umanità”.
Lo stile dell’autrice è perfetto, il lettore non si stanca mai, non ha mai un attimo di respiro, è sempre all'erta, desideroso, quasi smanioso di sapere come si svolgeranno gli eventi. Per non parlare della “poesia” vera e genuina che scaturisce da queste pagine, una sorta di pura emozione: La sua scomparsa era stata come una nevicata su una spiaggia d’estate, un manto di ghiaccio su un giardino primaverile. Queste sono le parole di Greta quando parla della nonna scomparsa.
Quindi cari lettori, se siete curiosi di sapere chi è il donatore del ranch a Greta? Chi sceglierà il cuore di Greta tra David e Terence e le vicissitudini del nuovo progetto di Greta, non vi resta che acquistare il libro di questa bravissima autrice che per me è stata una piacevolissima rivelazione.

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Paola di Berti, Lettrice

Imma Pontecorvo con il suo stile soffice, mai aggressivo, scorrevole e poetico, ci conduce nuovamente in un altro piccolo pezzo del suo mondo, questa volta a diretto contatto con la dolcezza della solidarietà, dell’empatia, della commozione e della speranza.

In questo romanzo tante sono le riflessioni che emergono: il potere della famiglia, i limiti della diversità, i preconcetti, le cattiverie, le ingiustizie, le menzogne e i tradimenti. Greta è una donna che deve affrontare tante difficoltà, persone che si oppongono alla realizzazione dei suoi sogni ma soprattutto deve fare i conti con una presenza scomoda che l’ha sempre ossessionata e che appare nuovamente nella sua vita, esigendo un posto che forse non gli spetta. Il padre torna a pretendere un affetto che dice di non aver mai dimenticato e la donna deve scegliere se perdonarlo o meno ma soprattutto deve capire cosa vuole realmente per se stessa e per le persone che la circondano e che le vogliono bene.

[…] Immagini poetiche e vivide si muovono insieme alle azioni che riescono a cogliere la curiosità del lettore e a toccare le corde più sensibili della sua anima.

Imma Pontecorvo è un’autrice che parla di intimità, di momenti personali e di battaglie esterne ed interne che ognuno di noi deve affrontare. La disabilità è un concetto esterno, una definizione senza alcun senso e l’autrice cerca di evidenziarne la carenza e la tristezza sotto tutti i punti di vista, cercando invece di mettere sotto i riflettori un atteggiamento più propositivo, umano, carezzevole, e moralmente alto.

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Antonella, L'amica dei libri

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